Ristorante Alogne
Metti tre amiche ai fornelli
Un giorno lessi una frase: “Il miglior genere d’amico è quello con cui ti puoi sedere sotto un portico senza dire mai una parola, e a poco a poco sentirti come se avessi fatto la più bella conversazione del mondo”.
Mi è tornata in mente, poderosa, quando sono entrata nel ristorante Alogne, un locale ricavato in una vecchia dimora nel centro di Cursi (LE).
Non è un portico, quello dove ti puoi sedere per respirare l’aria amica, ma una grande aia immersa nel verde (alberi e piante aromatiche), una di quelle stile tradizione antica, dove le famiglie si riunivano dopo la mietitura, o dove si festeggiava con amici e parenti.
Da lì puoi godere dei suoni della natura, in perfetto relax da turista in cerca di refrigerio per il corpo e la mente; e mentre l’animo si quieta, il tintinnio di stoviglie e il profumo di buon cibo, dalla cucina ti abbraccia in una calda coccola.
Maria Lanzillotto si muove agile tra i fornelli; ha abitato in quella casa da bambina ed ora ti accoglie come se tu fossi un’amicizia di vecchia data, un’ospite attesa e gradita che può fermarsi quanto vuole. Sì, perché qualche anno fa lei e le due amiche Elsa e Assunta (tutte e tre proprietarie e cuoche), hanno deciso di ristrutturare la vecchia abitazione di Giovanni Lanzillotto, trasformandola in ciò che ora: una vetrina della tradizione gastronomica nota in tutto il Salento e non solo.
E se l’aia non vi rilassa abbastanza, potete decidere di venir inebriati dal profumo di arance, perché c’è anche una terrazza affacciata sull’agrumeto.
Sorseggiando un buon vino locale, fresco di cantina (chiedete di visitarla!), il percorso gastronomico salentino è d’hoc. I piatti sono genuini, cucinati in modo semplice come tradizione antica vuole, come a casa di tre amiche, appunto.
Il menù è ricco, verdure, pasta, carne o pesce che sia, a seconda dei vostri gusti. Personalmente vi consiglio di non perdervi, tra le decine di proposte di assaggi, le melanzane alla parmigiana e … fàe bianche e cecòre.
Che sarà mai? Un gustosissimo purè di fave accompagnato da cicorie lesse, condite con dell’ottimo olio di oliva.
Strepitose anche le verdure, in tutte le “salse”: caponata di melanzane, pomodori con la cipolla, carpaccio di zucca, le cipolle in agrodolce… o i due buonissimi tris che ho avuto il piacere di gustare (rape, zucchine e melanzane o cipolle, peperoni e melanzane):
Immancabili, ovviamente, la pasta fatta in casa, le polpettine al sugo, ma anche la paranza (frittura di pesce) e le lumache (municeddhe).
Il resto ve lo faccio scoprire da soli, e se ancora non siete convinti che qua vi sentirete come a casa, date un’occhiata alle sale interne: vi parrà di mangiare nella cucina di Elsa, Maria e Assunta!
Il lattosio? Fatevi consigliare e guidare dalle tre amiche; la cucina salentina già di per sé, come oramai sapete, offre piatti di verdure e non solo dove di latte e burro non c’è ombra, ma loro saranno ben felici di modificare per voi anche qualche piatto particolare!
Ah già, dimenticavo, qua potete anche dormire se lo desiderate. Perché al piano di sopra potrete scorgere una grande terrazza; su questa si affacciano tre appartamentini: la Torretta, la Mansarda e la Sottoposta. La sera da lì deve essere meraviglioso scrutare le luci del paese, se ci andate fatemelo sapere!
Francesca Orlando