Intolleranze alimentari: la soluzione possibile secondo il dott. Alessandro Targhetta
Intolleranze alimentari: cosa fare.
Una volta appurata la presenza di un’intolleranza alimentare cosa dobbiamo fare?
Dopo averci spiegato che cosa è l’intolleranza (leggete l’articolo qui), è tornato a trovarci il dottor Alessandro Targhetta, medico chirurgo, ma anche fitoterapista e nutrizionista, esperto di intolleranze.
Come spiegato nella sezione intolleranza al lattosio del mio blog, i medici di solito consigliano la dieta ad eliminazione (eliminare per un periodo da tre a sei mesi l’alimento per poi reintegrarlo gradatamente) oppure la dieta a rotazione (cibarsi dell’alimento che causa l’intolleranza per un giorno e privarsene per tre giorni). Secondo il dott. Targhetta, nessuna di queste due soluzioni è definitiva: “Quando abbiamo parlato delle cause che portano all’intolleranza – ci ricorda – abbiamo dato rilevanza all’eccessiva permeabilità della mucosa intestinale, la cosiddetta mucosa colabrodo che lascia passare nel sistema linfatico e sanguigno le macromolecole degli alimenti non ancora del tutto digeriti, che diventano antigeni per il sistema immunitario che di conseguenza si attiva per eliminarli”.
Ed è allora qua che dobbiamo intervenire. Ma come?
I quattro step fitoterapici per la soluzione definitiva all’intolleranza.
“La soluzione alle intolleranze alimentari – spiega Alessandro Targhetta – deve passare attraverso quattro interventi, che devono essere attuati non uno alla volta, ma contemporaneamente”:
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Rispristinare l’integrità della mucosa intestinale
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Ottimizzare il terreno intestinale e favorire il corretto metabolismo
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Facilitare l’eliminazione delle tossine e migliorare la funzionalità degli organi a ciò preposti
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Seguire una dieta adeguata evitando le categorie degli alimenti che alterano la permeabilità intestinale (nel nostro caso il lattosio)
RIPRISTINARE LA MUCOSA
Tra i vari rimedi naturali offerti dalla fitoterapia, il dott. Alessandro Targhetta (a fronte di risultati ottenuti e verificati) consiglia un mix di estratti vegetali che, se associati nelle corrette concentrazioni e assunti per un periodo di tempo variabile da 3 a 6 mesi, sono in grado di ripristinare la fisiologica impermeabilità dell’intestino:
semi di pompelmo, centella asiatica e agar agar.
FAVORIRE IL CORRETTO METABOLISMO
Anche per ottimizzare il terreno intestinale e favorire il corretto metabolismo, il dott. Targhetta propone dei rimedi naturali (FITOTERAPIA):
semi di pompelmo, estratto di curcuma e maltodestrine fermentate.
“L’estratto dei semi di pompelmo – specifica – ha un’azione di pulizia selettiva e di aiuto al metabolismo digestivo, mentre l’estratto di curcuma va a completare l’azione di ottimizzazione del terreno intestinale e di miglioramento del metabolismo. Le maltodestrine, invece, sono una speciale miscela di enzimi purificati ad alta efficacia, che favoriscono una migliore funzionalità del sistema immunitario perché ne alleggeriscono il lavoro”.
FACILITARE L’ELIMINAZIONE DELLE TOSSINE
I rimedi fitoterapici per questo sono
cardo mariano, curcuma e solidagine verga d’oro.
“Il cardo aiuta il fegato e favorisce l’eliminazione delle tossine attraverso vie biliari e renali, la curcuma è anti infiammatoria, antiossidante e anti radicali liberi, mentre la solidagine è un decongestionante delle vie urinarie e contribuisce quindi al mantenimento dello stato di benessere di reni e vescica”.
LA DIETA ADEGUATA
Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante anzitutto, per tutto il periodo di “cura fitoterapica”, eliminare l’alimento che ci provoca intolleranza (il nostro lattosio) e poi prediligere tutta una serie di alimenti “sani”:
- frutta e verdura biologica di stagione
- cereali privi di glutine (riso, miglio, mais, quinoa, amaranto, grano saraceno)
- legumi e altre fonti proteiche vegetali come il tofu e il tempeh
- oli di prima spremitura a freddo (oliva, cartamo, sesamo, canapa, lino)
- semi oleaginosi (lino, girasole, mandorle, noci, nocciole, zucca)
Durata e dosaggio del trattamento.
Vi starete chiedendo come dosare tutti questi rimedi naturali proposti dal dott. Alessandro Targhetta.
La durata del trattamento non dovrà essere inferiore ai 3 mesi e potete prolungarla fino a 6. “Per i dosaggi – spiega il dottore – esistono dei kit che comprendono tutti i componenti del trattamento, già suddivise in tre distinte assunzioni giornaliere, in compresse per gli adulti, in bustine da sciogliere in acqua per i bambini”.
Ma ecco una tabella riepilogativa dei dosaggi giornalieri, tratta dal libro di Alessandro Targhetta, Intolleranze alimentari, Edizioni Il Punto di incontro.