La tradizione della mostata d’uva ragusana
Mostata d’uva: un’antica tradizione ragusana
Primi giorni d’autunno. Profumo di vendemmia ma anche dei tanti riti culinari legati a Bacco. Un dolce semplice, che si tramanda da secoli, è quello della mostata che nel ragusano, in Sicilia, si prepara ancora seguendo una vecchia ricetta tramandata dalle nonne. Pochissimi ingredienti, nessuno zucchero aggiunto se non quelli naturalmente presenti nel mosto d’uva, che viene addolcito con la cenere e mescolato a semola per dare vita così un budino dal sapore dolce e che volendo può conservarsi nel tempo, previa asciugatura al sole.
Ecco gli ingredienti necessari per preparare questa ricetta.
INGREDIENTI:
Mosto d’uva – 10 litri
Semola – 1 kg
Cenere – 800 g
Mandorle – q.b.
PREPARAZIONE
Non appena acquistate il mosto e lo portate in casa, fatelo cuocere in un grande pentolone con la cenere bianca.
La cenere va preparata bruciando dei legnetti di ulivo, di mandorlo o meglio ancora se di vite.
Una volta ottenuta, la cenere va cernita sul mosto: ciò consentirà di contrastarne l’acidità addolcendolo.
Mettete sul fuoco il mosto e portatelo ad ebollizione.
Una volta raffreddato, eliminate la cenere aiutandovi con grande colino.
Ottenuto il mosto addolcito potete passare alla preparazione della mostata.
Mettete il mosto in una pentola e fatelo bollire. Non appena giunge a bollitura, aggiungete pian piano la semola. Mescolate sempre finché la semola non è cotta. Vi accorgerete una semplice prova: prendete un cucchiaio di mosto dalla pentola e mettetelo su un piattino con poca acqua. Se non si disgrega e resta compatto, il mosto è pronto.
Aggiungete a questo punto un po’ di mandorle abbrustolite e tagliate grossolanamente. Versate la mostata in vaschette di alluminio per alimenti o semplici piattini, e cospargetevi sopra delle mandorle tritate.
Se volete potete utilizzare dei contenitori di terracotta. In Sicilia se ne trovano in vendita in alcune botteghe, proprio come quelli utilizzati in passato. Se usate queste formine, il consiglio è di lasciarvi dentro la mostata finché non si asciuga mettendo le formine esposte al sole. Non appena asciutta, potrete capovolgerla ed ottenere delle graziose forme di mostata.
Ecco anche quest’anno ritornati i riti della vendemmia,che in autunno caratterizzano alcune cittadine. Un momento di festa legato a Bacco, che ci riporta indietro nel tempo, ai sapori antichi, quelli che non bisogna mai perdere e dimenticare.
Gianna Bozzali