Procedimento
Aringa: la tradizione del mercoledì delle ceneri.
Pasteggiare con la aringa, o rénga, significa, come tramanda la tradizione, che il carnevale è terminato e si entra nella Quaresima, in attesa della Pasqua.
Le famiglie povere un tempo il Mercoledì delle Ceneri (ovvero il giorno successivo al Martedì grasso), entrando ufficialmente in periodo quaresimale, facevano una cena a base di polenta, la cui superficie veniva insaporita da una aringa. Ma non da una aringa intera…
L’aringa veniva infatti appesa con una spago alle travi in legno del soffitto e i commensali vi strofinavano sopra a turno la propria fetta di polenta. Solo le famiglie più fortunate si potevano permettere invece di mettere un pezzettino di aringa sulla polenta e gustarla davvero.
Per questo, da allora il periodo di Quaresima, in cui è obbligatorio per i credenti mangiare magro, viene chiamato “i giorni della renga”.
In Quaresima infatti era ammesso pesce fresco o salato, affumicato e marinato. Ed ecco allora la perfetta aringa!
In ricordo di questa tradizione ecco la mia proposta di ricetta per preparare in modo facile l’aringa affumicata e portarla in tavola nei “giorni della renga”.
Come si prepara l’aringa affumicata marinata.
Prendete i filetti affumicati, eliminate le spine residue e sciacquateli in acqua corrente.
Asciugateli e metteteli in una ciotola in marinatura con: olio evo, zucchero, sale, pepe nero, bacche di ginepro, curry, coriandolo, semi di finocchio, timo, alloro, un goccio di succo di limone, un po’ di cipolla.
Lasciate marinare in frigo per 24 ore.
Trascorso il tempo toglietelo dalla marinatura e tagliatelo a listarelle o a pezzettini. Se preferite potete lasciare i filetti interi.
Tagliate a fettine sottili le due cipolle, dopo averle sbucciate, e mettetele in una padella con un filo di olio evo e un cucchiaio raso di zucchero. Fatela appassire aggiungendo un goccio di acqua all’occorrenza. Quando è pronta, unite il pesce, mescolate, lasciate sul fuoco due tre minuti e poi spegnete la fiamma e spolverate abbondante prezzemolo tritato.
Fate raffreddare in pentola mescolando bene in modo.
Servite con del pane tostato a mo’ di crostini.
E “renga” sia!