Procedimento
Ed ecco a voi un’altra meravigliosa ricetta senza lattosio: gnocchi agli spinaci su fonduta di cachi e zafferano, serviti con del cavolo verza cotto in padella con cipolle e pancetta.
E’ una ricetta dal procedimento un po’ lungo e non facilissimo, ma vale la pena provarla.
Come prima cosa dobbiamo preparare gli gnocchi, ovviamente.
Lessate le patate, dopo averle lavate, con tutta la buccia.
Mentre le patate cuociono, lavate, pulite e lessate gli spinaci a vapore.
Quando le patate sono cotte, pelatele e tagliatele a pezzetti; poi riducetele in purea in una ciotola capiente con uno schiaccia patate. Frullate gli spinaci e uniteli alle patate schiacciate. Salate (mettete circa due prese) e impastate con l’aiuto di un cucchiaio di legno.
Ora spostatevi su un piano di lavoro (una tavola per impastare), infarinatelo appena e ponetevi sopra il composto. Unite poco alla volta tutta la farina (i 150 grammi) e impastate con le mani fino ad ottenere una pasta liscia, senza grumi e che non appiccica.
Coprite l’impasto con una pellicola e prendetene un poco alla volta. Lavoratelo con le mani formando un filoncino lungo e stretto (il diametro deve essere di 1 centimetro e mezzo). Tagliate a pezzetti lunghi 2 centimetri e lavorateli tra i palmi in modo da formare delle palline. Passate ogni pallina nella trafila per rigare la superficie, oppure usate una forchetta.
Disponete gli gnocchi su un piano infarinato e copriteli con uno strofinaccio di lino bianco.
Procedete così fino a che avete formato tutti gli gnocchi.
Gnocchi pronti?
Bene, passiamo alla fonduta e alle verze ora!
Prendete due patate, sbucciatele e tagliatele a dadini. Mettetele in una padella con un filo di olio e fatele rosolare molto lentamente e a fuoco basso, stando molto attenti che non brucino.
Mentre cucinano, prendete un tazzina e versatevi un po’ di acqua calda. Mettete i fili di zafferano in infusione, tenendone qualcuno da parte per la decorazione dei piatti (sono belli da vedere e danno quel tocco di sapore in più). Lasciatelo in infusione almeno mezz’ora; vedrete che l’acqua si colorerà e i fili si scioglieranno.
Quando le patate sono rosolate, copritele con acqua calda e salata (se volete potete usare del brodo vegetale, ma non volevo che il brodo coprisse il sapore dei cachi), versate l’acqua con lo zafferano, mescolate e fate cuocere fino a che le patate si stanno riducendo in crema e l’acqua è ben evaporata.
Nel frattempo, tagliate la mezza cipolla finemente e rosolatela in una padella con un filo di olio. Aggiungete la pancetta tagliata a dadini, spadellate due tre minuti e poi aggiungete la verza tagliata a julienne; unite sale e pepe.
Fate cuocere a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto e unendo un poco di acqua se vedete che tendono ad asciugarsi troppo.
Quando le patate con lo zafferano sono pronte, spegnete la fiamma, sbucciate i cachi e mettete la polpa nella pentola delle patate. Mescolate bene e frullate il tutto. Voilà, la fonduta è pronta. Mettetela in un pentolino in modo da poterla scaldare un paio di minuti prima di impiattare.
Siamo pronti per cuocere gli gnocchi e poi comporre il nostro meraviglioso piatto.
Portate a bollore dell’acqua calda salata e tuffatevi gli gnocchi. Fate attenzione perché gli gnocchi cuocio in fretta, quindi nel frattempo accertatevi che la fonduta e le verze siano pronte e calde.
Quando gli gnocchi vengono in superficie scolateli e fateli saltare un attimo in una padella con un filo di olio e peperoncino.
Ora impiattate. Io ho usato dei vasetti, ma potete anche utilizzare dei piatti leggermente fondi.
Disponete sul fondo la fonduta e sopra gli gnocchi affiancati da un po’ di verze. Decorate coi fili di zafferano e stupite i vostri commensali!
n.b. Piatto realizzato con lo zafferano del mio sponsor Aurum Julii