Procedimento
Questa ricetta del salmone ai fichi può essere da voi reinterpretata e modificata a piacere. E’ infatti un piatto facilissimo da preparare che mi piace condividere perché, oltre ovviamente ad essere senza lattosio e dunque adatto agli intolleranti, fa incontrare il nord e il sud Italia, abbinando due prodotti storici del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia: il FigoMoro da Caneva e la cipolla di Giarratana, il primo tutelato da un Consorzio, il secondo presidio slow food, ed entrambi usati in composte dolci e salate.
Ho utilizzato il fico sia fresco che in composta, mentre la cipolla l’ho abbinata in filetti in agrodolce.
Il piatto è velocissimo da preparare, in quanto si tratta solamente di cucinare i filetti di salmone e poi impiattarli abbinando le varie composte e prodotti freschi.
Prendete dunque una padella, versatevi due cucchiai di olio e mettete a cucinare i tranci di salmone.
Rosolateli bene da entrambi i lati, poi coprite la padella con un coperchio, spegnete il fuoco e lasciate che il pesce continui la cottura lentamente con il calore interno alla padella.
Nel frattempo lavate bene i fichi e asciugateli e tagliateli in due; e tritate i taralli.
Tenete a portata di mano, per preparare i piatti, i fichi tagliati, i pomodorini sotto olio, la conserva di FigoMoro al peperoncino, i filetti di cipolla di Giarratana (che potete acquistare in vasetto), i ciuffetti di finocchietto selvatico, il sale nero e la sbriciolata di taralli.
Ponete al centro di ogni piatto un filetto di pesce e poi divertitevi a comporre la vostra presentazione abbinando al salmone un po’ di composta di FigoMoro al peperoncino, qualche filetto di cipolla di Giarratana e due pomodorini. Decorate con quattro mezzi fichi, il ciuffetto di finocchietto, spolverate con del sale nero e infine aggiungete un po’ di briciole di taralli che doneranno al piatto un po’ di croccantezza.