Ca’ Malvani: il Re della carne!
Ristorante Ca’ Malvani a Cordovado.
Cordovado è un piccolo borgo medioevale del Friuli occidentale, un piccolo gioiello dominato da un castello nato sulle vestigia di un castrum romano sulla via Augusta. Non mancano i turisti, in visita nei meravigliosi giardini ottocenteschi della villa, o alla scoperta di storia e “segreti” tra le vie del paese. E così per caso, passeggiando, ho scovato anche un re, il Re della Carne! Mi piace definirlo così, ma credetemi, Ca’ Malvani è proprio l’impero della carne, di quelle da far invidia ai regnanti limitrofi!
Nato come hotel, la vera scommessa, del tutto vinta dal mio punto di vista, è il ristorante, semplice ed accogliente, con un’atmosfera che profuma di famiglia, ma soprattutto con un ingrediente indispensabile: il mix adorabile di simpatia e gentilezza condito con dell’ottimo e genuino cibo.
Specialità assoluta la carne, appunto (ma il menu non propone solo quella eh!); e non può che essere così quando si parla di una famiglia di macellai da tre generazioni, dal 1944!
Giorgio, titolare sorridente ed amichevolmente professionale, della carne sa tutto, ma proprio tutto. Lui si siede a tavola con te e ti consiglia, in base ai tuoi gusti ed anche, udite udite, in base alle tue esigenze alimentari. Sì perché Ca’Malvani ha un menu completamente dedicato al senza glutine ed anche per noi intolleranti al lattosio c’è un occhio di riguardo, se non scritto sulla carta (io un menu no lactose non lo ho ancora mai visto in nessun ristorante!) di certo cucinato ad hoc.
Per Giorgio è importante soddisfare il cliente, prendersi cura di lui e portargli in tavola ciò che di sicuro gradirà e gusterà. E così è pronto a spiegarti, se glielo chiedi, i tipi di carne proposti, le lavorazioni, i tempi perfetti per una frollatura ad hoc, le cotture… E vi parrà un affabulatore, con gli occhi che brillano dell’amore per il proprio mestiere.
Il menu ha un occhio di riguardo per il territorio, e infatti la prima scelta va verso prodotti locali, cucinati come tradizione vuole. Sono un esempio i due contorni che ho provato: radicchio con i ciccioli e fagioli con cipolla fresca.
Ma alla tradizione qua si abbina anche la ricerca per prodotti sempre nuovi, e così arrivano in tavola angus e bisonte americano, accanto al cinghiale e agli immancabili vitello (guancette comprese) e pollo.
Gran festa per la garronese (carne di una razza ottenuta negli anni dopo vari incroci tra bovini diversi, pregiata e tenerissima) e la chianina, per non parlare delle scottone, “manze – come spiega Giorgio – dal sapore dolce, giustamente marezzate di grasso che, dopo sapiente frollatura, diventano fiorentine o costate con un sapore ed una morbidezza tutta da provare”.
E sapete cos’è quella meraviglia che vedete in foto? Servita in tavola così, su una piastra calda, di modo che il cliente possa gustarla alla cottura preferita: molto al sangue, al sangue, di media cottura o più cotta.
E’ picagna, o pichana, una taglio tipico della cucina latino americana, corrispondente al “codone di manzo” o “punta di sottofesa”. Avete presente il burro (brutta domanda per gli intolleranti lo so!)? Ecco, … più tenera ancora!
Volete qualche altro assaggio di cucina tradizionale? Le trippe, ovviamente, ma anche il bollito misto, il mus (asino), il fegato alla veneziana, i capretti allo spiedo…
E dopo una bella mangiata, ecco l’entusiasta Giorgio arrivare a tavola con le sue delizie: grappe a chilometro zero!
Perché? Perché mirtilli, camomilla o erba Luisa che sia… lui li ha raccolti e trasformati in distillati con le sue mani!
Oh, ma dimenticavo il re delle grigliate, il maiale!
Grigliata sarà, se lo desiderate, ma son da provare anche i cotechini, gli arrosti e le porchette.
Insomma, se amate la carne andate a scoprire Ca’ Malvani, e se non la amate, Giorgio, ve lo assicuro, troverà il tipo, il taglio e la cottura giusta per farvela piacere!
Eccolo qua, il sorridente Re macellaio che vi accoglierà oltre la porta del suo regno.
Grazie Giorgio, io tornerò sicuramente a trovarti!
Francesca Orlando